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I Limiti del Fotovoltaico da Balcone: Una Prospettiva Critica



Il fotovoltaico da balcone è diventato sempre più popolare come soluzione "verde" per la produzione di energia. Tuttavia, è essenziale esaminare attentamente le limitazioni di questa tecnologia e valutare se sia davvero la soluzione della vita che molti sostengono.



Fotovoltaico da balcone si o no?


1: Rendimento limitatO

Una delle principali critiche al fotovoltaico da balcone riguarda il suo rendimento limitato.

I pannelli solari installati su balconi sono massimo due e ricevono meno luce solare rispetto a quelli montati su tetti, riducendo significativamente la quantità di energia producibile. Inoltre essendo un impianto di piccola dimensione la produzione risulta molto limitata così da non garantire una copertura effettiva sui costi in bolletta.



2: Spazio e Estetica

L'installazione di pannelli solari su un balcone può occupare prezioso spazio utile, limitando le attività quotidiane e influenzando l'estetica dell'ambiente. In molti casi, gli impianti fotovoltaici possono compromettere la bellezza di un balcone, suscitando domande sulla praticità di questa soluzione.



3: Costi di Installazione

fotovoltaico da balcone non conviene davvero nei costi

Per quanto l'installazione di un sistema fotovoltaico su balcone può essere svolto in autonomia, con più facilità rispetto ad un impianto sul tetto, il rischio di non riuscire a montarlo o danneggiarlo è dietro l'angolo.

Consideriamo il rischio in cui si incorre, in caso di caduta di pannelli per vento o dilatazioni termiche e cedimento strutturale, possibile quando i sistemi di ancoraggio non sono opportunamente ancorati o dimensionati, e o installati da personale non specializzato.

Quindi se la tua idea è quella del "fai da te" per spendere poco, sappi che sei libero di cimentarti in questa impresa, ma il minimo errore potrebbe costarti caro. La scelta migliore da sempre è quella di affidarsi immediatamente ad un professionista qualificato.



4: e quando non hai autoconsumo, cosa succede all'energia autoprodotta?

I sistemi in questione non hanno la possibilità di monitorare l'energia autoconsumata dall'abitazione e quindi di modulare l'energia prodotta in funzione del consumo. Immaginiamoci che in una bella giornata di sole, quando siamo fuori casa ad esempio, il nostro impianto produca 700 watt e il nostro autoconsumo (frigo-freezer ecc..) non superi i 250 watt. Vi siete mai chiesti cosa succede ai kWh di energia prodotti? Non usufruendo dello scambio sul posto, perché tali impianti non sono normati dal GSE o dal gestore della rete, producono energia che viene immessa passando attraverso il nostro contatore. L'energia viene misurata come consumata, perdendo così gran parte del beneficio ottenibile durante i momenti di autoconsumo.

 


In conclusione, mentre il fotovoltaico da balcone può sembrare un'opzione allettante per contribuire all'energia sostenibile, è fondamentale considerare attentamente le sue limitazioni. Il rendimento limitato, i costi di installazione e manutenzione, insieme alle possibili interferenze con lo spazio e l'estetica, sollevano domande sulla sua reale praticità. Forse, investire in soluzioni su scala più ampia e maggiormente integrate, offre una maggiore efficienza e sostenibilità complessiva.




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